Filosofia oculistica - Migliorare la funzione visiva
L’obiettivo dell’ oculista deve essere sì ottimizzare la funzione visiva fino a portarla, con opportuni mezzi correttivi, al massimo possibile (obiettivo 10/10!), ma soprattutto farsi carico del paziente nella sua totalità (visione olistica), con i suoi disagi fisici che, apparentemente, nulla hanno a che vedere con l’apparato della visione.
Se consideriamo, però, che l’80% degli impulsi nervosi che permettono al soggetto di posizionarsi correttamente nello spazio sono stimoli visivi, è facile intuire come un difetto del “sistema” visivo (non solo occhio) possa nuocere allo stato di salute generale; di qui, disturbi quali cefalea, dolorabilità alla colonna, problemi digestivi, problemi posturali.
Si deve cercare, innanzitutto, di ottimizzare le capacità visive del soggetto con i mezzi correttivi di cui disponiamo, integrati da opportuni esercizi posturali, per donare al soggetto una qualità di vita decisamente migliore.
Se consideriamo, però, che l’80% degli impulsi nervosi che permettono al soggetto di posizionarsi correttamente nello spazio sono stimoli visivi, è facile intuire come un difetto del “sistema” visivo (non solo occhio) possa nuocere allo stato di salute generale; di qui, disturbi quali cefalea, dolorabilità alla colonna, problemi digestivi, problemi posturali.
Si deve cercare, innanzitutto, di ottimizzare le capacità visive del soggetto con i mezzi correttivi di cui disponiamo, integrati da opportuni esercizi posturali, per donare al soggetto una qualità di vita decisamente migliore.